Accadde il 23 maggio 1992, lo stesso giorno della strage di Capaci, quando furono assassinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della loro scorta. Alla notizia della strage, spontaneamente le persone cominciarono a radunarsi sotto casa di Falcone, in un primo momento in cerca di notizie più precise di quelle dei media, poi per dimostrare a quegli eroi civili la propria solidarietà e il proprio cordoglio. Accanto al portone cresceva una giovane pianta di ficus, che presto si ritrovò coperta di foglietti contenenti messaggi di cittadini che con quel semplice gesto si ponevano dalla parte dei servitori dello Stato uccisi e contro la mafia.
Sono trascorsi vent’anni e l’ “Albero Falcone”, come affettuosamente lo chiamano i palermitani, non ha smesso per un attimo di essere ricoperto di messaggi. E’ impossibile passare di lì e non vederlo. E’ impossibile vederlo senza ricordare. E’ impossibile ricordare senza pensare. Gli alberi hanno spesso, per noi umani, un forte legame con la memoria, forse perché molti di essi vivono assai più a lungo di noi. Gli alberi vecchi, oltre alla memoria genetica della loro specie, conservano quindi anche quella delle comunità umane. Ci sono alberi piantati apposta per ricordare, come quelli del giardino dei Giusti a Gerusalemme, o come quelli di tutti i nostri cimiteri, che sembrano pacificare le anime addolorate per la perdita di una persona cara dandoci il senso del fluire eterno della vita. Ci sono poi alberi che si sono trovati per caso ad essere testimoni di eventi storici, o che hanno avuto la ventura di incontrare personaggi famosi, come il Pino di Garibaldi o il Platano di Lamartine. Ci sono anche alberi che pur non essendo stati al centro di eventi straordinari o accanto a persone famose, conservano il ricordo di sagre antiche, di raduni di contadini prima delle fatiche dei campi, o segnano un incrocio dove un tempo i mercanti si incontravano per scambiare le loro merci. Ogni albero, anche il più umile, porta le tracce della vita della comunità umana che lo circonda, e quanto più è vecchio, tanto più è depositario della storia di quella comunità.
Ragazzi lasciano un messaggio di legalità sul ficus di Falcone |
(continua nel prossimo post)